martedì 25 settembre 2018

MUSICA INSIEME GRANDI (8/10 ANNI)


Per i bambini che vogliono fare un'esperienza di avvicinamento alla musica attraverso la pratica vocale, il movimento, la pratica di vari strumenti musicali, didattici e non (come il flauto, le percussioni, il pianoforte) in gruppo e divertendosi, questo corso si propone di affrontare il percorso musicale in maniera globale, approfondendo argomenti come quello del ritmo, della voce e della pratica strumentale.
Il corpo è il primo strumento attraverso il quale è possibile sviluppare il senso del ritmo e arrivare quindi a eseguire brani musicali anche complessi. Durante il corspo verranno proposti giochi proprio per raggiungere l'obiettivo di sviluppare questa capacità.
Poi verranno proposti canti e giochi vocali, sul respiro, sulla presa di coscienza del proprio apparato fonatorio, per arrivare ad un utilizzo della voce che sia il più possibile vario e completo, ampliare l'estensione vocale, e migliorare l'intonazione.
Infine la pratica strumentale: sempre attraverso il gioco, verranno proposti brani strumentali da suonare insieme, con percussioni, flauti dolci, pianoforte. Verranno dati accenni di teoria musicale per favorire la pratica strumentale, in vista anche di una scelta del bambino di studiare uno strumento specifico con lezioni individuali.

MUSICA INSIEME MEDI (6/7 ANNI)


Il bambino di 6-7 anni ha appena cominciato il suo percorso scolastico, ha imparato a leggere, scriver, far di conto. E' pronto quindi anche per imparare il linguaggio musicale in maniera approfondita, scoprendola sotto vari punti di vista: la produzione, la teoria, l'ascolto.
A questa età si può parlare già di esecuzione di piccoli brani veri e propri, sia dal punto di vista vocale, sia strumentale (in questo corso principalmente con gli strumenti didattici). Inoltre si comincia a introdurre il discorso della teoria musicale, sempre fatta sotto forma esperienziale, attraverso il gioco, il movimento, e successivamente passando alla scrittura e alla lettura, sempre rispettando le modalità di apprendimento e attenzione del bambino. Anche l'ascolto e l'analisi dei brani passerà attraverso il gioco e il movimento, secondo le inclinazioni dei partecipanti.
Inoltre la musica è importantissima in questa età di sviluppo del bambino, poiché favorisce l'accrescimento di un equilibrio non solo dal punto di vista emotivo, ma anche psicofisico. L'educazione musicale, soprattutto se fatta in gruppo, sviluppa infatti il senso del ritmo, il controllo della voce, dà delle regole di comportamento e aiuta a prendere coscienza del proprio corpo e di come si muove.

MUSICA INSIEME PICCOLI (4/5 ANNI)


Il bambino dai 4 ai 5 anni è in una fase di continua scoperta del mondo: affina il linguaggio verbale e la motricità fine, comincia ad essere autonomo nella maggior parte delle attività quotidiane, ed è naturalmente curioso di tutte le novità che gli vengono proposte.
Il corso che si rivolge a questa fascia di età si propone proprio di partire da questa curiosità del bambino nei confronti di se stesso e del mondo che lo circonda per avvicinarlo al linguaggio musicale.
Il corpo è quello che per primo sperimenta il ritmo: si parte proprio da lì per imparare a sviluppare il senso del tempo, a sperimentare le varie velocità, a cominciare a suonare i primi strumenti musicali dell'uomo, mani, piedi, e tutte le casse di risonanza che abbiamo.
Poi il bambino verrà condotto alla scoperta di un altro importantissimo strumento che ha dentro di sé: la voce. Essa è unica e inimitabile, e ci sono moltissimi modi di usarla. Il bambino imparerà a conoscere il proprio modo di usare la vce attraverso giochi euritmici, canti e filastrocche.
Infine il bambino verrà condotto alla scoperta degli strumenti musicali didattici, con cui farà i suoi primi passi da esecutore.
Tutte queste attività musicali favoriscono lo sviluppo del linguaggio e anche le abilità psicomotorie, aiutando i bambini a trovare anche un equilibrio emotivo, fisico e psichico che favorirà la loro crescita.

MUSICA INSIEME 0/3


I bambini piccoli hanno una naturale propensione alla musica. La maggior parte di loro al solo sentire un ritmo comincia a muoversi e a usare la voce.
Una volta una mamma chiese a Edgar Willems, importante pedagogista della musica, a che età fosse opportuno che i bambini iniziassero a studiare musica. Egli rispose: "Nove mesi prima di nascere!". Già nel grembo materno, infatti, il piccolo è immerso nel suono e nel ritmo. Sente la voce della mamma che parla e che canta, che si muove, che cammina, si culla attraverso i suoi passi.
E' ormai provato che far ascoltare musica al nascituro può dare molti benifici, sia alla mamma che al piccolo. Una volta nato, poi, il bambino è immerso nella "Grande orchestra" del mondo, dove dovrà imparare a muoversi in autonomia.
Accostare il bambino alla musica sin da piccolissimo significa favorire non solo la sua naturale propensione al movimento, al ritmo e all'ascolto attraverso tutto il corpo, ma anche aiutarlo nel suo sviluppo cognitivo e psicomotorio.
Il corso di musica rivolto ai bambini da 0 a 3 anni si propone di accostare il bambino alla musica attraverso la voce dei genitori, i suoni dei vari strumenti musicali e attraverso la manipolazione di strumenti didattici, il tutto sperimentato secondo i tempi e le modalità di apprendimento proprie del bambino stesso.

sabato 9 settembre 2017

MUSICOTERAPIA INDIVIDUALE

MUSICOTERAPIA INDIVIDUALE




Così come la musica viene definita l'"Arte dei suoni", la musicoterapia può essere presentata come l'"Arte della comunicazione attraverso i suoni". L'uomo fin dall'antichità ha utilizzato il mezzo sonoro per comunicare, e non solo: la musica accompagnava qualsiasi tipo di attività, dal lavoro nei campi ai riti religiosi. Il canto e la danza sono aspetti che con le varie sfaccettature proprie del corso della storia, hanno sempre rappresentato una parte importantissima per tutte le culture.
E così anche nello sviluppo di ogni singolo essere umano scopriamo che la musica gioca un ruolo fondamentale, fin da quando, nel grembo materno, il bambino non conosce un attimo di silenzio, in quella che Giulia Cremaschi definisce la "Prima Orchestra". Il battito del cuore, il ritmo dei passi della mamma, il suo respiro, la voce, con quel timbro unico e irripetibile, che il piccolo riconoscerà anche tra mille voci: all'inizio della vita l'uomo sperimenta profondamente che cosa è il fenomeno della "Risonanza Corporea". Come la cassa di risonanza di uno strumento musicale, anche noi, infatti, percepiamo i suoni che ci arrivano attraverso il "con-vibrare". Contrariamente a quello che si può pensare, non si ascolta solo con le orecchie, ma con tutto il corpo.
Il musicoterapeuta recupera questo aspetto vitale della musica per aiutare la persona ad andare verso il benessere, a trovare un equilibrio psicofisico ed emotivo. Attraverso la tecnica musicale, l'improvvisazione clinica, il dialogo sonoro, e altri strumenti, il professionista della musicoterapia legge nella persona quella che Edith Stein chiama "Partitura Vivente": il gioco dei suoni, dei ritmi, delle intensità, seguono il movimento, il canto, le emozioni, della persona di cui il musicoterapeuta si prende cura, e si instaura così una relazione profonda, che va al di là delle parole, che accoglie, non giudica, ed aiuta a trovare una via per attraversare le difficoltà, fisiche, psichiche o emotive che siano.
I motivi per cui si può decidere di intraprendere un percorso di musicoterapia individuale sono moltissimi, e non c'è una regola precisa. Qui di seguito si inseriscono alcuni casi in cui la musica può essere utile, anche se il seguente elenco vuole solamente essere una traccia:
autismo infantile, disturbi dello spettro autostico, disturbi pervasivi generalizzati dello sviluppo, disarmonie evolutive; bambini non vedenti; bambini prematuri; disabilità in generale; paralisi cerebrale; problemi di apprendimento; problemi e/o disturbi di linguaggio; sindrome di Down; sindromi varie; sordità.

La seduta di musicoterapia si svolge una volta a settimana, dura un'ora, e, a seconda dell'età e delle problematiche presenti, viene richiesta la presenza di una figura di riferimento (madre, padre, educatore...) che partecipi alla seduta. Questo, in un'ottica sistemica, riguarda l'importanza di creare una "Relazione Circolare" intorno alla persona, e che tutti quelli che di essa si prendono cura lavorino in sinergia per creare le condizioni ottimali verso la crescita e il miglioramento.

MUSICOTERAPIA DI GRUPPO (adulti)

MUSICOTERAPIA DI GRUPPO


"Essendo la musica l’origine delle Arti e dei Linguaggi, la musicoterapia può significare “ricerca” del modo di comunicare proprio di ogni persona, prima ancora che la parola nasca". (Giulia Cremaschi Trovesi)
La musica è un mezzo che ci aiuta a contattare delle parti di noi, e ci permette di avviare un percorso di crescita personale attraverso il suono. Conoscersi e prendere consapevolezza di chi siamo attraverso il linguaggio espressivo-musicale: questo è il percorso proposto, attraverso l'approfondimento della tecnica vocale, di esercizi di sperimentazione corporea, euritmia, dialogo sonoro. Le tecniche utilizzate durante gli incontri fanno riferimento al metodo della Muscoterapia Umanistica, che mette la persona al centro, e guarda il corpo come una partitura vivente, da cui improvvisare suoni, ritmi, intensità diverse per ciascuno.
In definitva "fare musica" significa cantare, danzare, suonare, e smuove dentro di noi molte cose: attraverso il fenomeno della Risonanza Corporea emergono emozioni e vissuti, ma anche coscienza corporea. Il suono ci aiuta a comprendere i nostri blocchi, e può aiutarci ad andare vero il benessere, verso l'equilibrio psicofisico, verso la consapevolezza.
Soprattutto può aiutarci a trovare un modo di comunicare che va al di là delle parole, anzi, sta prima di esse, sta alla base di ogni linguaggio espressivo, e ci permette di entrare in contatto con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda.
Il corso è rivolto ad adulti che vogliono fare incontri di crescita personale attraverso la musica, e si svolgono come singoli incontri di 2 ore ciascuno, oppure in forma di seminario durante il week-end.


MUSICA PER MAMME IN ATTESA

MUSICA PER MAMME IN ATTESA


La donna che si trova con un bambino nel grembo sa quanto è importante prepararsi al momento della nascita. Mai come in questo momento della sua vita, una mamma sa e sperimenta che cosa vuol dire relazione. Un corpo dentro un altro corpo, mille emozioni che nascono nuove e diverse ogni giorno, la volontà di stare bene per far crescere il proprio piccolo dentro di sé...questo e molto altro si trova a sentire una mamma in attesa. Che cosa vuol dire fare e sperimentare musica durante questo periodo così particolare? La mamma è la "Prima Orchestra" che suona per il bambino, è lei che gli trasmette la sua voce dall'interno, è lei che cammina e gli fa sentire il ritmo dei suoi passi, balla, e il piccolo si sente cullato, il suo cuore batte il ritmo ternario incessantemente, a volte più veloce, altre più lento, e il bambino non ha mai un attimo di silenzio, è immerso nel suono, attraverso le casse di risonanza sue e della mamma.
Ascoltare musica, cantare, danzare, sono attività che favoriscono la relazione tra i due.
La Risonanza Corporea è proprio all'origine di ogni relazione, di ogni movimento, e delle emozioni. Tutto quello che il bambino sperimenta dentro la pancia della mamma lo ritroverà poi anche nella "Grande Orchestra", il mondo che lo accoglierà alla nascita. Riconoscerà la voce della madre, il ritmo del suo cuore quando lo prenderà in braccio, i suoi movimenti, il ritmo del suo corpo.
Fare musica con una madre e il piccolo che porta dentro di sé vuol dire proprio favorire tutto questo.